mercoledì 26 febbraio 2014

IN MEMORIA DI PACO DE LUCIA

Per una generazione di chitarristi, compresi i più mediocri come me,  Friday Night in San Francisco è stato il disco del sogno della chitarra. Registrato dal vivo a San Francisco nel 1980 durante una session di tre straordinari musicisti, Al Di Meola, John McLaughlin e Paco De Lucia, virtuosi e passionali della chitarra, rappresenta tutta la magia che si vorrebbe estrarre dalla sei corde. E tutta l'energia che si sprigiona quando si suona in trio. Paco De Lucia, chitarrista di flamenco, ci ha lasciato, ma le sue calvacate sulla chitarra rimarranno ancora nei sogni di molti.

martedì 25 febbraio 2014

FACCIAMO IL BILANCIO, 2014

Ultimi passaggi nelle commissione del bilancio di previsione 2014 della Regione Veneto. La discussione in aula è prevista la prossima settimana, a partire dal mercoledì delle ceneri (forse un segno dei tempi...). La proposta di bilancio vale 13,1 miliardi di euro, 77% di spesa corrente, 18,5% di investimenti e 4,5% di rimborso di mutui e prestiti. Come sempre la sanità assorbe la maggior parte della spesa corrente, 8,7 miliardi, a seguire gli interventi sociali (861 milioni, di cui buona parte provenienti dal fondo sanitario) e quindi la mobilità (772 milioni per ferrovie regionali, trasporto su gomma e su acqua, Venezia). Del dibattito nelle commissioni emblematica la bocciatura della commissione sanità a fronte dell'incertezza di poter finanziare asili nido e scuole paritarie con le risorse del Fondo Sanitario, misura non consentita secondo i dirigenti della sanità e consentita secondo l'assessore ai servizi sociali. Poche ma decisive le richieste che abbiamo fatto in queste settimane: aumentare da 50 a 100 milioni di euro la dotazione per il piano di mitigazione del rischio idrogeologico, una priorità assoluta del Veneto. Il recupero pieno del fondo per la non-autosufficenza, che nella proposta della giunta viene decurtato di altri 14 milioni, la garanzia dei finanziamenti per adeguare il servizio ferroviario ai problemi nati con l'orario cadenzato, 20 milioni per i lavori socialmente utili e incentivi per l'assunzione di neo laureati  nelle imprese. La maggioranza è ostaggio delle sue divisioni, dal gruppo del PDL si sono formati quattro, dico quattro, nuovi gruppi consigliari, Zaia non si vede e non si sente.

mercoledì 5 febbraio 2014

ALLUVIONI E SCELTE LUNGIMIRANTI

febbraio 2014 a Bovolenta (PD)
Ritornano ad allagare il Veneto le piogge del clima del cambia. Ritornano i danni, i disagi, i dissesti, gli allarmi e le polemiche. Eppure qualche certezza c'è e bisognerebbe tenerne conto. E' una certezza che il clima stia cambiando, che aumenta la frequenza degli "eventi estremi" in grado di mettere in crisi il territorio. E' una certezza che rispondere a questi eventi estremi servono interventi strutturali oltre che un più corretto uso del territorio. Per interventi strutturali si intendono quelle opere di difesa idraulica senza le quali la vulnerabilità è destinata a crescere. Arginature, bacini di laminazione, manutenzione dei corsi d'acqua, profondi interventi di modifica dell'assetto idraulico. Si conosco gli interventi necessari, contenuti nel Piano Straordinario di Mitigazone del Rischio Idraulico e Idrogeologico, frutto di lunghi anni di analisi  e studio della dinamica dei fiumi veneti. E' certo che per affrontare gli interventi definiti più urgenti servono molti soldi, tanti, più di un miliardo di euro, un miliardo e duecento milioni per la precisione. E' pure certo che i tempi per realizzare questi interventi di messa in sicurezza non sono brevi, anzi. La progettazione, la valutazione d'impatto ambientale, gli espropri, i tempi di cantiere, portano a durate di almeno cinque anni, sempre che i soldi ci siano. Tutte queste certezze richiedono infine una visione politica lungimirante, che sappia programmare, destinare le risorse e perseverare nel raggiungere i risultati. Una visione che non cada ostaggio del presente, che si dimentichi del consenso immediato e sia disposta a scontrarsi con molte resistenze. Il bilancio di previsione della Regione Veneto per il 2014 si presenta con 50 milioni di euro destinati alle opere di mitigazione.  Meglio del 2013 ma ancora insufficienti  per avviare gli interventi necessari. Anche sui prossimi fondi europei una scelta molto netta va fatta sulla priorità difesa del suolo. Di queste scelte si sta discutendo in queste settimane in Consiglio Regionale, settimane decisive per non tornare a dire le solite cose, già dette, ad ogni alluvione e dare una svolta di sicurezza al territorio del Veneto. E prendersi finalmente delle responsabilità.