agli impianti di smaltimento un milione di tonnellate di rifiuto l'anno. Da qui al 2020 che si può fare? La Giunta Regionale ha adottato lo scorso 5 marzo il nuovo Piano Regionale per i Rifiuti Urbani e Speciali. Nel proposta di piano, che ora è aperto alle osservazioni dei cittadini, si disegnano due scenari da qui al 2020. Nel primo, detto scenario zero, si punta al 65% di differenziata ma considerando che la produzione procapite salga a 460 Kg/anno. Nel secondo, chiamato scenario uno, si punta al 70% di differenziata ma con una produzione procapite che si mantiene costante a 440 kg/anno. Con quest'ultimo scenario finirebbero allo smaltimento ancora 690.000 ton di rifiuti all'anno. Negli scenari spunta anche l'avvio dell'impianto di trattamento termico di Cà del Bue di Verona per trattare 150.000 ton/anno di rifiuto. Nel Veneto, e non solo in Veneto, cittadini e amministrazioni locali hanno dimostrato che si può prefigurare anche uno scenario due, che consideri un maggior contributo del recupero, una minore produzione procapite, una tariffazione intelligente che premi i cittadini virtuosi. Scommetto che la quota che finirebbe a smaltimento al 2020 potrebbe essere ben inferiore a quelle 690.000 ton dello scenario uno. Scenario due: meno rifiuti, meno discariche, meno inceneritori. Ora si apre la discussione pubblica, poi la parola passerà alla commissione e al Consiglio Regionale.
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In un prossimo post qualche considerazione sui rifiuti speciali.
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