martedì 24 aprile 2012

UNA NUOVA LEGGE SUL SERVIZIO IDRICO

acquedotto romano- gli albori del servizio idrico integrato
La scorsa settimana il Consiglio Regionale ha approvato la nuova legge sull'organizzazione del servizio idrico nel Veneto. Rimarranno i sindaci  i principali protagonisti della gestione del servizio idrico integrato (acquedotti, fognature, depurazione). Spetterà a loro, riuniti in Consigli di Bacino, approvare il piano degli investimenti, la tariffa e la modalità di affidamento del servizio stesso. Rimane così la possibilità di autonome scelte sulle forme di gestione, a partire dal cosiddetto affidamento "in house", accogliendo la spinta alla valenza pubblica nella gestione dell'acqua emersa con il referendum dello scorso anno.  Nella nuova legge l'accesso all'acqua viene riconosciuto come diritto e gli usi potabili come prioritari. Alla regione spetta il compito della programmazione e controllo, a partire dalla grande infrastruttura dell'acqua, il Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto (MOSAV) e dal Piano di Tutela delle Acque. I Consigli di Bacino saranno otto, più uno interregionale con il Friuli (come attualmente). Previste forme di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini/utenti. Vale la pena di ricordare che nel Veneto gli investimenti per l'ammodernamento degli acquedotti, delle fognature e degli impianti di depurazione, valgono qualcosa come 150 milioni di euro all'anno. E che l'Unione Europea ha fissato per il 2015 il termine per il raggiungimento dell'obiettivo di qualità "buono" per tutti i corsi d'acqua. Un obiettivo ancora lontano per il Veneto, senza uno sforzo per incrementare la depurazione la tutela dei fiumi non è assicurata.

giovedì 19 aprile 2012

ARZIGNANO: TU CHIAMALA SE VUOI INNOVAZIONE...

Terzo amministratore comunale che si dimette a causa delle indagini sull'evasione fiscale nel comune di Arzignano. Era toccato al Presidente del Consiglio Comunale, poi il più noto Vicesindaco, ora un assessore.Un quarto amministratore coinvolto nelle indagini, che siede nella più importante società partecipata dal comune, è rimasto al suo posto. Oggi un giornale che riporta la notizia scrive che "la giunta guidata da Gentilin si contraddistinguerà ancor più per la forte spinta innovatrice". Non c' è dubbio che siamo difronte a una giunta davvero innovatrice, l'unica che si contraddistingua per un tal numero di dimissioni per tal causa. Non mi risulta che ci siano giunte altrettanto "innovatrici" nel Veneto. In questo caso io preferisco le giunte "tradizionali", dove gli amministratori fanno il loro dovere, pagano le tasse e non sono costretti alle dimissioni. Ma sai che noia? Tu chiamala se vuoi innovazione..... mi ricorda tanto una canzone di Battisti.

martedì 17 aprile 2012

IL GRIDO DI TARANA. UNA FOTO CHE TOGLIE IL FIATO



Tarana Akbari grida.  Grida e piange come lo può fare una bambina di 12 anni. Attorno a lei sangue e morte. Un attentatore suicida si è appena fatto epslodere davanti a una moschea di Kabul dove Tarana stava andando a pregare. Sono morte 70 persone, tra cui molti bambini. Sette vittime fanno parte della famiglia di Tarana. E' il grido di chi chiede perchè e noi, una risposta non la troviamo. Con questa foto, straziante, Massoud Hossaini, che lavora per l'agenzia AFP, ha vinto il premio Pulitzer 2012 per la fotografia. Non è stato assegnato il Pulitzer per la narrativa. Niente Hemingway, Roth, McCarthy, quest'anno per la giuria americana. Ma uno scatto può raccontare tanto, la cieca violenza e la disperazione degli innocenti, con una forza da lasciare chi guarda senza fiato.

giovedì 12 aprile 2012

IL CARAVAGGIO RINNOVABILE

Certo è difficile "illuminare" come fece Caravaggio nel  "Davide e Golia" .  Ma al  Museo del Prado di Madrid, dove il capolavoro è in mostra insieme a molti altri,  a partire da questo mese  le opere esposte  saranno illuminate grazie a ben 16 milioni di chilowattora puliti. 100 % rinnovabili per uno dei musei più visitati al mondo, 16 milioni di visitatori per anno.
A fornire l'energia la società spagnola Acciona, una tra le poche nella penisola iberica a vantare una produzione elettrica totalmente green.

martedì 10 aprile 2012

FOSCO MARAINI E LE DONNE DEL MARE

Alpinista, etnologo, fotografo, poeta metasemantico..... figura che sfugge a qualsiasi catalogazione, Fosco Maraini ci ha lasciato innumerevoli indizi della sua curiosità per l'umano. Una curiosità sempre competente, profonda,  affascinata dalla diversità e dalla ricchezza delle culture, a tutte le latitudini. Visitò il Tibet prima dell'invasione cinese e il suo "Segreto Tibet" è il più bel libro sulle terre alte dei lama. Fu rinchiuso, con la famiglia, in un campo di concentramento in Giappone durante la seconda guerra mondiale perchè si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò. Ma vi tornò negli anni cinquanta per studiare la popolazione Ainu e le splendide donne pescatrici subacquee dell'isola di Hékura e ora a Firenze, dove ha insegnato lingua e letteratura giapponese, sono esposte le foto di quel reportage.  In "Case, amori, universi" ci ha regalato la storia della sua vita, una lunga e avventurosa attraversata del secolo scorso, tutta fuori dalle strade principali, come questa "immersione" tra le pescatrici di molluschi. Fiere, felici, sorridenti, "nude" difronte alla natura e all'obiettivo del  fotografo Maraini.
una galleria di immagini delle pescatrici

venerdì 6 aprile 2012

NUOVO PIANO SOCIOSANITARIO: VIA LIBERA IN COMMISSIONE

E' arrivato ieri sera il via libera della V commissione regionale al nuovo piano sociosanitario del Veneto. Sedici articoli di legge e cento pagine di allegato che ora approderanno in aula del consiglio per l'approvazione finale. Discussione lunga e articolata, che ha portato a diverse modifiche del testo originale. Riassumo i punti principali:
-validità del Piano dal 2012 al 2016;
-dimensioni ottimali a cui tendere per l'organizzazione dei servizi sociosanitari compresi tra i 200 e i 300.000 abitanti ( e non capisco come fa qualche qualche giornalista a scrivere anche oggi che nel vicentino ci saranno due ULSS!);
-incarico ai Direttori Generali di 3 anni più 3. Valutazione annuale con giudizio della Giunta Regionale, della V Commissione, edella Conferenza dei Sindaci: Il mancato rispetto delle direttive vincolanti della Giunta è causa di risoluzione dell'incarico;

martedì 3 aprile 2012

PASQUA DIETRO LE SBARRE

Difficile non sentire un brivido. I lunghi corridoi, le porte che si aprono e chiudono davanti e dietro di te. E i rumori, rumori di chiavi e serrature metalliche, rumori di porte elettrocomandate. Con i corridoi che fanno da eco. Al carcere circondariale di Vicenza ci sono più di 300 detenuti, molti giovani, tanti stranieri. E' un carcere di passaggio, mi racconta il comandante degli agenti penitenziari, perchè i detenuti ci rimangono al massimo cinque anni, ma in media assai meno. Questa mattina il Vescovo di Vicenza ha celebrato la messa per la Pasqua, c'è il coro della vicina parrocchia, i volontari, gli agenti, il Direttore e soprattutto ci sono loro: i reclusi. Uno di loro legge al Vescovo un appello, chiede perdono, perdono e dignità. Possibilità di rifarsi una vita, di non perdere il rispetto di se stesso. Mi accompagnano a vedere le "sezioni", qui solo maschili. Sono in due o in tre per cella, poco più grande di uno sgabuzzino. Anche questo, come tanti altri carceri, è sovraffollato. E' stato costruito per 150 detenuti, negli anni dei "carceri d'oro". Però è pulito, ordinato, mi raccontano che i casi di autolesionismo sono pochi, mi fanno vedere la palestra, le aule per chi vuol prendersi la licenza media, la biblioteca. E gli orti tra il campo da calcio e quello da pallavolo. Una volontaria mi spiega che adesso hanno iniziato con le piante officinali. Vorrebbero coltivare piante che combattono l'ansia e i dolori. Per far diminuire il consumo dei farmaci. Coltivano melissa e menta nella terra secca di questa primavera senza pioggia. In attesa di una Pasqua, una vera.

domenica 1 aprile 2012

DO YOU REMEMBER MISS SARAJEVO?

Sarajevo 1993. Inela Nogic, 17 anni, alza la mano al cielo, è appena stata proclamata miss Sarajevo. Ma con le altre candidate srotola sul palco uno striscione: NON LASCIATE CHE CI UCCIDANO. Sarajevo è sotto assedio da due anni, esattamentemente dai primi giorni dell'aprile del 1992. La città della convivenza possibile è accerchiata dai mortai di Karadzic, i cecchini sparano sui passanti. L'assedio durerà quattro inverni. L'Europa ufficiale resterà colpevolmente in silenzio. La città delle " cento fontane e cento moschee" uscirà distrutta e martoriata. 
U2, Brian Eno e Pavarotti: Miss Sarajevo