giovedì 15 novembre 2012

IN DIFESA DEI DISABILI. E UNA PICCOLA SODDISFAZIONE

Dentro la bufera della politica attuale capita di chiedersi che senso abbia esercitare un ruolo  "politico". Una domanda che mi faccio spesso. Poi succede che si riesca a cambiare qualcosa, a far guadagnare un pò di giustizia sociale, o a far in modo che non venga messa in discussione. Ieri, durante la discussione sul provvedimento in materia di sanità e sociale, è stato prima approvato un articolo che esclude in Veneto i servizi diurni e residenziali per disabili, minori, persone in difficoltà, dal taglio dle 5% della spending review. Una misura che chiedevamo da tempo (vedi il post dell'11 agosto scorso). Poi,  a seguito di alcuni interventi, compreso il mio,  è stato bocciato un emendamento presentato dall'assessore al sociale con il quale si introducevano, in modo surrettizzio, ulteriori oneri a carico delle famiglie dei disabili. Quando si concentra sui "beni pubblici", come il welfare, quando si riesce ancora a cambiare dinamiche che vengono presentate altrimenti come ineluttabili, fare politica ha ancora un senso. Una piccola soddisfazione.

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