venerdì 26 ottobre 2012

DIFESA DEL SUOLO: COMMISSARIO SBLOCCHI FONDI PER TRISSINO E CALDOGNO

Non c'è tempo da perdere perché abbiamo davanti la possibilità concreta di far partire due opere fondamentali per la sicurezza idraulica dell'intero territorio vicentino. E non solo. Per questo invito il Commissario Straordinario per l'Alluvione ad intervenire sbloccando i fondi già previsti all'interno dei finanziamenti straordinari per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza idraulica a Caldogno e Trissino. L'occasione per rilanciare la necessità di queste due opere arriva a seguito della seduta della Commissione Consiliare in cui è stato esaminato il piano triennale delle opere pubbliche 2012-2014 e l'elenco annuale del 2012. In quest'ultimo in particolare le due principali voci per il settore difesa del suolo sono la messa in sicurezza idraulica dell'area metropolitana di Vicenza con la laminazione del torrente Timonchio a Caldogno, per la quale è previsto un investimento di 40 milioni di euro, e la messa in sicurezza del Bacino Agno-Guà con un intervento a Trissino per poco meno di 30 milioni di euro. 
Questi due interventi, previsti dal piano straordinario di mitigazione del rischio idraulico, sono assolutamente strategici e valgono più della metà dei fondi previsti nel 2012 per la difesa suolo. Ed entrambi potrebbero sbloccarsi entro la fine dell'anno: basta solo che il Commissario attribuisca la quota parte a valere sui finanziamenti straordinari pari rispettivamente a 19,5 milioni di euro per l'intervento di Caldogno e di 10,5 milioni di euro per quello di Trissino. Serve una decisione rapida: da questa dipende infatti la sicurezza idraulica di gran parte del nostro territorio. Un territorio che purtroppo ci ha già mostrato negli scorsi anni le sue debolezze.

martedì 23 ottobre 2012

PARTI EPIDURALI A VICENZA: CHIEDIAMO GARANZIE SULL'ABOLIZIONE DEL TICKET

La domanda che faccio alla Regione è semplice: dal primo novembre all’ospedale di Vicenza sparirà l’odioso ticket di mille euro sui parti epidurali? Questo è quello che era stato annunciato dall’Ulss 6 ma ad oggi sembra che non sia stata ancora data alcuna istruzione in merito. Mancano 10 giorni e le partorienti devono avere garanzie e informazioni chiare. Il contrario purtroppo di quanto sta avvenendo. Ho rilanciato il tema della gratuità del parto epidurale presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza presentando un’interrogazione a risposta immediata alla giunta regionale.
Non si scherza su un tema tanto delicato e su quella che è una battaglia di principio. Dopo la grande adesione alla raccolta firme lanciata dalle ostetriche del San Bortolo, l’Ulss 6 ha preso un impegno preciso che, per rispetto di tutte le future mamme, deve ora essere mantenuto. Più testimonianze purtroppo non mi rassicurano sul fatto che siano state date istruzioni chiare in merito né agli addetti dello sportello pubblico di Ginecologia, né alle ostetriche di reparto. Cosa preoccupante visto l’avvicinarsi del primo novembre. Una data che tante donne aspettano con fiducia e speranza per vedere finalmente garantito un loro diritto: quello ad un parto indolore, senza l’odiosa discriminante delle possibilità economiche.

giovedì 18 ottobre 2012

ALLUVIONE, PROROGA DEI TERMINI PER I LAVORI: I COMUNI HANNO BISOGNO DI RISPOSTE

Credo sia fondamentale che la Regione intervenga per sbloccare una fase di stallo inaccettabile, i Comuni devono sapere cosa possono fare. Ci sono lavori in corso, fermi o pronti a partire che aspettano solo la risposta del Commissario. Per questo ho presentato alla giunta regionale un’interrogazione in merito alla mancata risposta da parte del Commissario straordinario per l’alluvione alle varie istanze di proroga, presentate dai Comuni, per poter completare la contabilità dei lavori di somma urgenza e procedere alla sua presentazione per l’approvazione e la successiva liquidazione. Una mancanza di risposta che lascia le Amministrazioni nell’incertezza sulla possibilità di eseguire gli interventi o sulla liquidazione delle somme previste per quelli già eseguiti e, in alcuni casi, già anticipate dai Comuni. Tra i casi "aperti" a Vicenza figurano ad esempio la sistemazione dei giardini delle scuole e di diversi viali alberati.
Ci risulta che ci siano domande di tanti Comuni sul tavolo del Commissario in cui viene chiesta la possibilità di prorogare i termini per quei lavori post-alluvione che non sono ancora conclusi o che per i più diversi motivi non sono stati ancora fatti. Alle Amministrazioni serve una risposta chiara perché questa fase di stallo le sta mettendo in seria difficoltà: non solo per l’incertezza sui finanziamenti e la programmazione degli interventi, ma anche per il rischio di possibili ricorsi e rifusione dei danni da parte di imprese e cittadini anche in relazione alla mancata esecuzione di interventi. Chiedo alla Regione di farsi parte attiva perché arrivino risposte e siano risposte all’insegna della responsabilità. Per non far pagare una volta di più ai Comuni e ai cittadini le conseguenze dell’alluvione.
Le varie Amministrazioni comunali hanno chiesto al Commissario una proroga per poter completare la contabilità dei lavori: alcune opere, inserite negli elenchi degli interventi di somma urgenza dal Commissario, sono ancora in fase di contabilizzazione finale, altre sono in corso e altre, pur essendo iniziate subito a ridosso dell’alluvione, sono state prudenzialmente interrotte in r quanto l’elenco è stato reso noto solo a fine dicembre 2011 e non vi era pertanto certezza delle somme. Oltre alla mancata sicurezza del finanziamento, varie Amministrazioni comunali hanno infine ritenuto di fare una scelta di buon senso procrastinando l’ultimazione di alcuni interventi al fine di non arrecare ai già provati cittadini e alle strutture pubbliche come le scuole ulteriori disagi, rinviando così ai mesi estivi il completamento delle opere.