giovedì 8 marzo 2012

TPL: REGIONE IMMOBILE, IL TEMPO E' SCADUTO

Sul trasporto pubblico il tempo è scaduto. La Regione con la sua immobilità si è giocata anche i tempi supplementari. Fino ad oggi abbiamo visto tagli senza riforme, pur sapendo che i tagli senza riforme non portano a nulla.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale ci troviamo in una situazione di urgenza dove il tempo stringe. Il 30 giugno scadono i termini per i comuni che dovranno dotarsi delle delibere quadro per l’assegnazione dei servizi di trasporto. La soluzione ce la insegna il Friuli, sono stati costituiti dei bacini provinciali che integrano il trasporto urbano ed extraurbano. Se riportiamo questo esperimento su casa nostra, per Vicenza significa la integrazione di AIM trasporti e FTV, per prepararsi alla gara. Le aziende che si integrano  vanno premiate. Va premiata la capacità di creare sinergie sul territorio che permettono dimensioni aziendali capaci di generare efficienza e miglioramento del servizio.
L’altra faccia della questione è la riforma del sistema ferroviario, un treno da prendere prima che sia troppo tardi. La Regione Emilia-Romagna sta percorrendo efficacemente questa via, con l’obiettivo di creare competizione nel servizio a livello regionale. I tempi sono più lunghi solo in apparenza. Luglio 2013 è alle porte quando si parla di sistemi complessi come quello ferroviario. Ed entro quella data dovrà essere dato avvio alla gara di assegnazione del servizio. La situazione è ormai sotto gli occhi di tutti ed è insostenibile. I pendolari sono esasperati dalla qualità del servizio, le aziende vivono nella massima incertezza. Sono i sindacati i primi a richiedere riforme immediate. Su questo piano si è mossa prima di noi anche la Lombardia. Infine l'esperienza dell' “area-C” di Milano ci insegna che è possibile spostare persone e risorse dal traffico privato al trasporto pubblico. La strada da perseguire è già stata tracciata da altri. Gli obiettivi sono chiari: spostare le risorse dalla  viabilità e dal traffico privato al sistema ferroviario e al trasporto pubblico in genere. Gli effetti positivi sono già noti e documentati: diminuiscono il traffico e i costi complessivi, si liberano risorse che permettono gli investimenti.

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