martedì 7 febbraio 2012

MALTEMPO: RIDICOLA SITUAZIONE DELLE FERROVIE, SERVE INVESTIRE

Notevoli i ritardi fatti registrare oggi dalle Ferrovie dello Stato lungo le tratte di competenza a causa del maltempo. La storia si è ripetuta ancora una volta. Nietzsche sarebbe contento, noi sinceramente molto meno.
Trovo la situazione veramente assurda perché mentre mezza Italia versa in situazioni ben più critiche del Veneto, per quella che definirei una spruzzata di neve, il sistema ferroviario veneto ancora una volta è andato in panne. E a farne le spese, come al solito, sono i pendolari, beffati due volte: dagli aumenti dei biglietti e dalle promesse inevase delle autorità pubbliche di far rispettare a Trenitalia gli impegni assunti. Non possiamo pensare o sperare in inverni caldi e soleggiati solo per evitare intoppi e ritardi nei trasporti ferroviari. Per evitare ritardi nei treni dovremmo affrontare problemi ambientali, di siccità e inquinamento assai più gravi. È evidente che la soluzione sta altrove. La Regione e l’assessore Chisso devono finirla col “gioco delle parti” in cui l’assessore rimprovera l’ente gestore e poi finisce tutto in un nulla di fatto. La situazione è ormai insostenibile e richiede una presa di coscienza forte da parte della Regione e del Governo. Le abbondanti nevicate in centro Italia e il gelo nel Nord Est sono il sintomo di un cambiamento climatico in atto le cui cause antropiche non possono essere nascoste. È necessario intervenire in questa direzione per cominciare a ridurre l’inquinamento e riportare un po’ di equilibrio al clima del pianeta. In questa direzione è inutile il rimpallo delle responsabilità, servono investimenti consistenti per rinnovare il sistema del trasporto pubblico, ferroviario in particolare. Un report dell’Arpa emiliana ha dimostrato come le polveri sottili siano diminuite del 25% in 10 anni dopo l’introduzione di politiche ambientali sostenibili.

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