martedì 11 ottobre 2011

PER I 90 ANNI DI ANDREA ZANZOTTO










Ieri, dopo oltre dieci anni, ho incontrato nuovamente Andrea Zanzotto nella sua casa di Pieve di Soligo. Con il Presidente del Consiglio Regionale, Clodovaldo Ruffato, ho partecipato alla consegna del premio Leone Veneto, la massima onorificenza del Consiglio. Sono stati momenti di grande emozione, soprattutto dopo la lettura della lettera di auguri che il Presidente Napolitano ha indirizzato al poeta. "Nessun consuntivo è possibile" ci ha detto Zanzotto in una delle sue fulminanti visioni, seppur nella fatica degli anni. Tra una selva di fotografi e telecamere l'esile corpo di Zanzotto sembrava quello di un'asceta immerso in una lontana meditazione. Eppure è bastato un attimo per riportarlo al mondo della parola, senza rinunciare alla sottile ironia, e autoironia, delle sue riflessioni.
Dopo l'incontro con il poeta, il figlio ci ha accompagnati nella casa natia, con i soffitti affrescati dal padre di Andrea, pittore.


"Eppure, tra il senso di provvisorietà in cui precipita ogni ipotesi di futuro e il rischio di imbattermi, volgendomi al passato, nell'ennesimo odioso vuoto di memoria, mi sembra che capiti anche a me, talvolta, di ...intivarghe, ecco, di incappare in un qualche "pertugio", di riuscire a infiltrarmi per qualche minuscola "fessura" aperta sulla scorza della realtà."
Da "la poesia unisce le lingue". Corriere della Sera; 1 ottobre 2011

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