giovedì 24 marzo 2011

SCELTA DELLE RINNOVABILI E AUTONOMIA DAL GOVERNO: BELLA GIORNATA PER IL VENETO

Quella di ieri è stata una bella giornata per il Veneto. Perché un tema cruciale come quello del nucleare ha visto il Consiglio esprimersi con spirito di autonomia rispetto alle logiche nazionali e inaugura una politica energetica fondata sulla precedenza alle rinnovabili.
Abbiamo scelto di dire un chiaro no e un chiaro sì. Due scelte per il futuro del Veneto. Un no chiaro al nucleare: scelta di politica energetica costosa, dai tempi lunghi e con incognite serissime, ancora oggi, per la sicurezza. E un sì deciso alle rinnovabili, fonti che creano occupazione e ricchezza anche nel nostro territorio veneto, che ospita il più importante distretto nazionale in questo settore produttivo.
Credo che una regione moderna come il Veneto debba porsi obiettivi all’altezza dell’Europa. La Ue ha assunto come impegno quello di raggiungere entro il 2020 una riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica e di portare al 20% il contributo di fonti rinnovabili al fabbisogno energetico. Ma mentre l’Italia ha posto l’asticella ad un livello più basso, appena il 17% di fonti rinnovabili entro il 2020, la Germania si propone un ambiziosissimo 47%. Con obiettivi tedeschi, in Italia non ci sarebbe bisogno del nucleare.
Il nostro appello è che, se il Governo latita o peggio adotta misure dannose, la Regione almeno tuteli la scelta a favore delle rinnovabili adottando un serio piano energetico regionale che investa su questa strada.

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