giovedì 6 gennaio 2011

VIA IL PATTO DI STABILITA', NORMA CAPESTRO PER I COMUNI VENETI

Ascoltare il grido d’aiuto dei 12 Comuni veneti più colpite dalle norme del Patto di Stabilità, rimuovendo da subito le norme capestro più odiose: è questo che io e il collega consigliere Giuseppe Berlato Sella abbiamo chiesto nell'incontro presso il municipio di Santorso con il Sindaco Piero Menegozzo. Ci ha esposto una situazione drammatica: il solo Comune di Santorso dovrebbe versare alla tesoreria dello stato 1.200.000 euro senza aver mai chiuso un bilancio in deficit! Siamo di fronte a un federalismo alla rovescia, dove sono i Comuni che danno i soldi allo Stato anzichè il contrario.

Essendo entrambi ex sindaci, comprendiamo appieno le ragioni degli amministratori costretti da norme assurde a forme di protesta clamorose, come quella di chiudere i municipi mercoledì prossimo. Il Patto di Stabilità, per consentire allo Stato centrale di fare cassa, scarica sui Comuni virtuosi dei costi assurdi, punendo quelli che avevano fatto investimenti nell'anno 2007. E quando diciamo investimenti intendiamo scuole elementari, impianti sportivi, lavori stradali. Insomma lo Stato punisce chi si è sforzato di assicurare servizi ai loro cittadini e lavoro e sviluppo per le economie locali.

Lunedì al riavvio dei lavori del Consiglio Regionale, presenteremo un’interrogazione per chiedere al Presidente della Regione Luca Zaia di sollecitare il Governo a togliere questa norma capestro.

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