martedì 11 gennaio 2011

TRASPORTI PUBBLICI: LA REGIONE SCARICA LA CRISI SU STUDENTI E PENDOLARI

Dopo l’audizione in Commissione degli Assessori provinciali alla mobilità e dei rappresentanti sindacali la realtà è chiara: i tagli della Regione Veneto rischiano di mettere in crisi il trasporto pubblico locale. E il prezzo maggiore rischia di cadere su studenti e pendolari. Dopo l’intesa col Governo, alcune regioni, come Piemonte e Marche, hanno deciso di rivedere i tagli annunciati in precedenza. Chiediamo che il Veneto faccia altrettanto.

Il quadro rappresentato dai rappresentanti istituzionali e sindacali del territorio è drammatico. Secondo la Provincia di Vicenza i tagli del 25% richiederebbero il taglio di 57 dipendenti di Ftv e un aumento del 50% nel costo dei biglietti, e renderebbero più difficili i collegamenti con i piccoli comuni.

Secondo le cifre fornite da Ilario Simonaggio, segretario regionale della Filt Cgil, il Veneto è già una delle regioni con il costo a chilometro del trasporto pubblico locale più basso, appena 1,2 euro. L’80% dell’utenza è rappresentato da studenti e altri utenti deboli, come anziani e stranieri. Occorre che il Veneto si impegni a usare per ridurre i tagli le risorse stanziate nell’accordo Governo-Regioni al trasporto pubblico locale, 400 milioni in tutta Italia, circa 47 milioni di euro per il Veneto. Altrimenti il prezzo della crisi e dei tagli lo pagheranno gli studenti e le loro famiglie.


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