martedì 23 novembre 2010

DIFESA IDROGEOLOGICA: DOPO IL BALLETTO DI CIFRE, DEI DATI CHIARI

«C'è stato un “balletto” di cifre nei giorni scorsi: ad esempio l'ex governatore Galan ricordava i 400 milioni spesi dal Veneto per la difesa del suolo. Bene: ieri - spiega il consigliere veneto Stefano Fracasso (Pd), vice- presidente della commissione “Ambiente” - è stato dato un quadro chiaro, ed emergono chiari due fatti. Primo: la difesa idrogeologica non è stata certo una priorità della Giunta Galan: le cifre stanziate non erano sufficienti, e mi chiedo perché la Lega non prenda le distanze da questo. Secondo: c'è stato un progressivo calo negli anni delle cifre stanziate contro il rischio di allagamenti e di frane, fino al minimo del 2009».
C'è un problema di fondi da stanziare per le opere che sono inserite nei piani già da tempo, e anche di semplificazione delle procedure per realizzare i lavori, «perché i tecnici spiegano che hanno grandi difficoltà anche a far partire i cantieri per opere per cui comunque ci sono le risorse». Nel 2003, dopo un inverno con piogge da record, si lanciò un Piano triennale straordinario di opere: «Ne serve un altro oggi - conclude Fracasso - per mettere al sicuro il Veneto in tre anni».

Dichiarazioni e grafici dal Giornale di Vicenza di oggi, 23 novembre 2010



CASO MONTECCHIO: LA REGIONE FISSI REGOLE CHIARE SU IDONEITA' ALLOGGI

Di recente la giunta leghista di Montecchio Maggiore ha varato nuove norme in materia di idoneità degli alloggi. A riguardo mi vien da essere d’accordo con le osservazioni del Ministero per le Pari Opportunità. Ma soprattutto, credo che tocchi alla Regione Veneto stabilire, in modo uniforme per tutto il territorio regionale, delle regole chiare sull’idoneità degli alloggi. E su questo, va ricordato, c’è un indirizzo del Consiglio regionale che non va lasciato cadere.
Nel rapporto della Commissione tecnica per lo studio dell’impatto sociale e territoriale dell’immigrazione, approvato all’unanimità dal Consiglio alcuni mesi fa, si definisce “indifferibile” la definizione da parte della Regione di criteri chiari e omogenei in fatto di “normalità abitativa”, da applicare con trasparenza ed equità a tutti i residenti, italiani e stranieri, comunitari e non comunitari”.
In assenza di indicazioni nazionali, senza un intervento della Regione la disomogeneità normativa tra i diversi Comuni rischia di creare situazioni di iniquità e discriminazione. Temi come questi non possono essere affidati esclusivamente alla giustizia amministrativa. È la politica che deve prendere l’iniziativa.

sabato 20 novembre 2010

IL GOVERNO TAGLIA I FONDI PER LA SOLIDARIETA', IL VENETO PRENDA POSIZIONE

Il sistema veneto del sociale è a rischio. E il pericolo viene dai tagli del Governo al Fondo nazionale per le politiche sociali, che cala l’accetta sul sistema della sussidiarietà.
In pochissimo tempo, dal 2008 ad oggi, il Governo è riuscito ad azzerare un finanziamento iniziale di quasi un milione di euro. Sono risorse che servivano a Regioni ed enti locali per sostenere le attività del volontariato e del privato sociale. In una regione come il Veneto e in un territorio come quello vicentino, dove la realtà del sociale si regge sulla collaborazione tra amministrazioni pubbliche e terzo settore, queste misure, con un taglio degli ultimi 400 milioni di euro rimasti, rischiano di avere un impatto letale sul territorio. Anziché ridurre gli sprechi della spesa pubblica, con una mano si tagliano le risorse per i servizi sociali e con l’altra si soffocano i Comuni con il Patto di Stabilità. La scelta del Governo è grave e lo è doppiamente considerando che proprio adesso, per via della crisi economica, si fanno più forti la domanda di aiuto, la richiesta di solidarietà, il bisogno di protezione sociale. Occorre che contro questa miopia sia tutto il Veneto a prendere posizione, per spingere il Governo a ritornare sui suoi passi.

venerdì 12 novembre 2010

RISPARMIO ENERGETICO: IL VENETO SI BATTA PER GLI INCENTIVI FISCALI

Il mancato rifinanziamento degli incentivi al risparmio energetico nella prossima finanziaria è un errore che il Veneto rischia di pagare a carissimo prezzo ed è per questo che è doveroso unirsi alla denuncia lanciata oggi dall’Ance.

Gli incentivi fiscali al risparmio energetico sono un volano di sviluppo, oltre che una misura concreta per la difesa dell’ambiente. E il Veneto è la seconda regione in Italia per l’uso di questi strumenti, sia per numero assoluto di interventi, che per incidenza rispetto alla popolazione. Contro il rischio concreto che il Governo non rinnovi le detrazioni al 55%, occorre che il sistema Veneto faccia sentire forte e chiara la sua voce.

Non solo da anni le detrazioni al 55% sono l’unico vero elemento di stimolo al comparto dell’edilizia, ma è chiaro da tempo, grazie anche ai dati dell’Enea, che il saldo finale di questo tipo di incentivi è positivo, sotto il profilo fiscale, per lo Stato. E con un numero di domande che si misura, in Veneto, in decine di migliaia, è chiaro che incentivi come questi sono una leva molto più promettente di qualsiasi Piano casa, strumento scarsissimamente utilizzato dai nostri Comuni.


mercoledì 10 novembre 2010

ALLUVIONE: PER LA SICUREZZA IDRAULICA SERVONO CON URGENZA 18 MILIONI

Oggi, su richiesta mia e del collega consigliere Berlato Sella, l’Ing. Dovigo (settore difesa del suolo della Regione Veneto) ha riferito in Commissione ambiente riguardo alle opere da mettere in atto dopo le recenti alluvioni.

Per la realizzazione delle più urgenti opere di sicurezza idraulica nel territorio provinciale di Vicenza, mancano all’appello 18 milioni di euro. È indispensabile che queste risorse siano recuperate dalla Regione al più presto, per garantire la realizzazione di due opere capaci di offrire un polmone idraulico di quasi 7 milioni di metri cubi d’acqua.

Quella fornita dai tecnici della Regione è forse la prima stima sul fabbisogno di risorse per il capitolo della prevenzione e della sicurezza idraulica. Oggi la priorità è portare a casa le risorse per rimborsare i danni subiti dal Veneto. Ma da domani sarà altrettanto importante affrontare il capitolo, forse troppo trascurato in passato, della prevenzione attiva dei rischi di alluvione e della cura della sicurezza idraulica.

Considerando anche la laminazione del Chiampo, il fabbisogno finanziario cresce a 96 milioni di euro, ma gli interventi sul Timonchio e sul Guà, che richiedono “solamente” altri 18 milioni di euro, riguardano progetti che hanno già superato l’esame della VIA. Sono quindi i più urgenti da sbloccare. Detto questo, per quanto riguarda la laminazione Timonchio, ho richiesto alla Regione di verificare se la capacità prevista dal progetto sia sufficiente, anche in considerazione dei dubbi espressi nell’incontro con i consiglieri regionali vicentini di lunedì scorso dal Sindaco di Vicenza Achille Variati.



Questi i dati forniti nel corso dell’audizione:

Laminazione Timonchio, necessaria per la sicurezza del fiume Bacchiglione.

· Capacità di 3,3 milioni di metri cubi d’acqua.

· Costo di 27,3 milioni di euro (disponibili 16 milioni, mancanti 11,3 milioni)

· Il primo stralcio dell’opera (con una capacità di 1.5 milioni di mc) vedrà l’inizio lavori ad agosto 2011.

Laminazione Agno-Guà-Frassine in località rotte del Guà Trissino-Arzignano, necessario per la sicurezza della bassa vicentina e padovana (vedi esondazioni di Saletto):

· Capacità di 3.5 milioni di metri cubi d’acqua.

· Costo di 31 milioni euro (disponibili 4,2 milioni di euro + 20 milioni di euro per ricavi da vendita dei materiali, quindi mancanti 6.8 milioni di euro).

· Il progetto è stato approvato dalla commissione VIA nell’aprile 2010.

Laminazione Chiampo per messa in sicurezza Alpone (interruzione autostrada A4 tra Soave e Montebello):

· Capacità di 3.8 milioni di metri cubi d’acqua.

· Costo di 78 milioni euro, non finanziato.

· Il progetto preliminare è all'esame del VIA.

giovedì 4 novembre 2010

L'ALLUVIONE E IL BALLETTO DELLE RESPONSABILITA'

Da un lato il ministro Galan si scontra con il suo collega di governo Bertolaso, evidentemente colpevole di aver denunciato l’assenza in Veneto di quelle opere di prevenzione e di messa in sicurezza che chiediamo da anni. Dall’altro il presidente Zaia che, dopo aver accettato passivamente i tagli di risorse del governo, ora chiede a Berlusconi finanziamenti straordinari per aiutare l’economia veneta a risollevarsi. Insomma: con l’emergenza-alluvione ancora in corso è già iniziato il balletto delle responsabilità.

La Giunta regionale ci dica piuttosto quali provvedimenti, oltre allo stanziamento annunciato di 2 milioni di euro, verranno approvati per sostenere i danneggiati e se già con l’assestamento di bilancio verranno messe a disposizione cospicue risorse. Vogliamo sapere contemporanemente quali interventi strutturali di difesa idraulica il governo veneto pensa di mettere in atto in particolare nei bacini del Bacchiglione, dell’Agno-Guà, del Frassine e del Chiampo-Alpone e quale sia lo stato di attuazione dei progetti di laminazione del torrente Timonchio (in Comune di Caldogno) e delle rotte del Guà (Comuni di Trissino e Arzignano).

Queste sono responsabilità di chi guida la Regione. Il resto è solo fumo negli occhi.



L'interrogazione che ho presentato come primo firmatario assieme a tutto il gruppo Pd in Consiglio regionale:

i sottoscritti consiglieri interrogano il Presidente della Giunta regionale per sapere:

- vista l’eccezionale drammaticità della situazione, quali provvedimenti, oltre a quelli resi noti, intenda attuare per aiutare le popolazioni venete duramente colpite da questa sciagura;

- con quali criteri e in che tempi intenda erogare le risorse, peraltro insufficienti, messe a disposizione dalla Giunta regionale per il risarcimento dei danni subiti dalle migliaia di famiglie venete rimaste coinvolte dal dramma;

- quali interventi strutturali di difesa idraulica la Regione intenda mettere in atto in particolare nei bacini del Bacchiglione, dell’Agno-Guà, del Frassine e del Chiampo-Alpone;

- quale sia lo stato di attuazione dei progetti di laminazione del torrente Timonchio (in comune di Caldogno) e delle rotte del Guà (comuni di Trissino e Arzignano).

Leggila integralmente qui.

mercoledì 3 novembre 2010

EMERGENZA MALTEMPO: AGGIORNAMENTI

Zaia interviene in Consiglio Regionale sull'emergenza esondazioni. 500.000 cittadini coinvolti, 3.000 sfollati. Cordoglio per le vittime. Primi interventi. stato di calamità, 2 milioni di euro per urgenze. Ringraziamento a quanti sono impegnati nei soccorsi.
Aggiungo: fondi per la difesa del suolo dimezzati in Veneto dal 2005 al 2009. Ne riparleremo.

lunedì 1 novembre 2010

EMERGENZA MALTEMPO: LA DIFESA IDROGEOLOGICA E' UNA PRIORITA'

In queste ore la priorità è gestire l’emergenza. Ma da domani è doverosa una riflessione. Il consiglio regionale è bloccato da alcune sedute sulle proposte del centrodestra in materia di consorzi di bonifica. C’è chi, e penso alla Lega Nord, ha brandito per mesi le armi della retorica, continuando a dipingere sempre i consorzi di bonifica come degli inutili carrozzoni. Credo che il dramma di queste ore confermi una semplice ma serissima verità: la difesa idrogeologica del territorio veneto è una vera priorità. Altro che sceneggiate su palii e lingua veneta. Occorre investire risorse. La Serenissima questa cosa la capiva benissimo. Guai oggi a sottovalutare questa necessità. Il prezzo dell’incuria e della propaganda, infatti, lo pagano i cittadini e quei Comuni già disarmati, a livello di risorse, dal Patto di Stabilità.