venerdì 5 febbraio 2010

Oltre l'illusione nucleare

Venezia 2 feb. 2010 - Con 16 voti a favore (il centrosinistra), 24 contrari (il centrodestra) e 7 astenuti (i consiglieri della Lega) l'aula di palazzo Ferro-Fini ha bocciato la richiesta delle opposizioni di dire "no" ad impianti nucleari in Veneto.
16 miliardi di investimenti per quattro centrali da far funzionare tra il 2018 e il 2020, questo il piano del Governo. Qualche decennio fa fui tra i promotori del referendum sul nucleare e oggi mi ritrovo a sostenerne le ragioni ma per motivi assai diversi. Non tanto le questioni di sicurezza degli impianti o smaltimento delle scorie (comunque importanti) quanto perchè con metà di quei soldi e metà di quegli anni si può realizzare un programma per l'efficienza energetica che riduce i consumi, migliora la qualità dell'ambiente, mobilita investimenti diffusi sul territorio, attiva la rete delle piccole e medie imprese italiane (termoidraulici, serramenti, materiali di costruzione, isolamenti...). 8 miliardi in cinque anni per l'efficienza energetica degli edifici e dei servizi pubblici: scuole, palestre, ospedali, uffici, servizi idrici, trasporti. Un'altra idea di sviluppo, un'altra idea del Veneto.

3 commenti:

  1. .... maah! Per ora io non sono per niente convinto...!
    Forse puoi provarci meglio con argomentazioni più tecniche che con ragionamenti in politichese.

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  2. Anche Zaia sembra contrario al nucleare...

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  3. Fra tutte le idee che questo governo si propone di attuare,quella delle centrali atomiche e' quella che non mi fa preoccupare affatto.E per alcuni motivi abbastanza semplici: 1 ci vogliono investimenti economici cosi' alti che lo stato Italiano non e' assolutamente in grado di sostenere(soprattutto per via del debito pubblico che nel nostro paese ha raggiunto livelli spaventosi...) 2 Il livello tecnologico di una centrale atomica e' cosi' elevato che richiede la presenza di tecnici altissimamente specializzati e di una esperienza tale per cui in Italia poche sarebbero le persone in grado di garantirne un corretto e soprattutto sicuro funzionamento. Federico

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