domenica 13 dicembre 2009

Preghiera per il clima Davvero difficile restituire l'atmosfera della serata. L'emozione iniziale, forte e palpabile, di vedere entrare in fila i rappresentanti di cinque comunità religiose, di cinque tradizione millenarie di fede, di storie che vengono da così lontano e vanno verso un futuro così vicino. Poi il suono dell'invocazione in sanscrito, la dolcezza del canto dei due giovani sikh scandito al ritmo delle tabla, la voce forte che scandisce le parole del Corano. E' un crescendo di stupore e sorpresa, di raccogliemento, di scoperta delle radici comuni. Poi è il momento dei cristiani-ortodossi, che ricordano che la terra è culla e con parole rotte dalla commozione leggono la Genesi. Infine il Salmo, il tono fermo e sicuro della fede cattolica. Ma la densità, la profondità di ciò che stava accadendo, è difficile da raccontare. Forse le immagini....
Sul blog di Arzignano Futura una galleria di immagini di Nicola Muraro

7 commenti:

  1. La preghiera è sacra, ma non sia mai, che dietro un paravento di 'universale attenzione' non si giunga poi a un dis-valore di 'universale indifferenza'.

    Guardiamo dentro di noi prima di guardare gli altri.

    Trascrivo una interpretazione mia personale dei (inediti) versi di Adriano. Saluti. Gigi.

    "Piango tra fumi che sanno d'indifferenza,
    piango, e tengo in mano una bussola senz'ago,
    l'hanno perduta bambini senza più nonni,
    senza focolari accesi, senza la fiammma
    che riscaldava le messi dei filò.
    E il vociare delle genti semplici
    si spegne a poco a poco, in un oblio
    che farà tacere, nelle notti d'estate,
    il dolce trillo degli ultimi grilli."

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  2. Alcune immagini qui: http://arzignanofutura.blogspot.com/2009/12/foto-della-preghiera-sul-clima.html

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  3. Serata davvero bella, il Duomo quasi pieno ha dimostrato che non tutti i cittadini di Arzignano siano ottusi e paurosi rispetto alle varie etnie che ormai da più di vent'anni abitano e lavorano qui con noi. Personalmente mi ha commosso sentire le preghiere in lingue a noi sconosciute echeggiare fra le colonne della nostra chiesa e scoprire che sebbene diverse parliamo in fondo tutti la stessa lingua. L'integrazione è lunga e difficile ma sono convinta che esperienze come questa possano davvero avvicinarci perchè ci fanno abbandonare la paura verso chi non conosciamo.
    Ringrazio tanto l'Associazione Arzignano Futura per queste opportunità e perchè ci ridona la speranza che in mezzo a tanto "deserto" amministrativo locale ci sia ancora lo spazio per le persone per bene che desiderano partecipare per il vero futuro della nostra città...di qualsiasi colore abbiano la pelle.
    Maria

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  4. Comincio per la terza volta a scrivere il mio commento.
    La prima era incentrata su alcuni versi di Adriano (che, semmai. cercherò di riproporre)
    La seconda entrava nell'argomento ma è stata interrotta da una defaillance del mio sistema (cioè del mio computer) che non concede di fare il copia-incolla.
    Quindi ora (scusate se mi ripeto) ci riprovo.
    Cara Maria, dal nome dolce e buono (io mi chiamo Giovanni Giuseppe e per questo mi chiamano Gigi), non sai quanto ascolto quelle,come te, che hanno questo nome.
    Però cosa significa questo accenno al 'deserto' amministrativo che evochi?
    Ci ritroviamo, giustamente, nella nostra Ognissanti con tanti che pregano in lingue a noi sconosciute con i quali ci sentiamo in sintonia, e poi 'odiamo' (per ora lo metto tra parentesi) i nostri fratelli?
    Cara Maria, per Natale fai abbracciare Stefano con Giorgio, fai incontrare Enrico con Andrea.
    Sei sicura che il rifiuto viene dalla parte contraria che tu avversi?
    Perchè abbiamo tanti natali?
    Non ne possiamo avere uno solo, insieme?
    Ciao da Gigi.

    orporre9rerhpr

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  5. Grazie per questa splendida opportunità.
    E' stato solamente il primo passo di un cammino molto lungo, ma l'importante è stato farlo insieme. Siamo persone di colori,tradizioni, fedi diverse (ma ne siamo poi ancora così convinti?)che in fin dei conti cercano la pace per costruire un mondo migliore per sè e i propri figli.
    La Speranza si è fatta più attuale.
    Io credo che in quel momento Dio ci stesse ascoltando con un sorriso di benedizione.
    Andrea C.

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  6. Carissimo Gigi, non odio nessuno, non è nel mio carattere, non so come fare abbracciare Stefano e Giorgio perchè non li conosco personalmente, ma sono un'attenta osservatrice e in chiesa non ho visto nessun rappresentante della giunta comunale e siccome penso che l'occasione era davvero speciale mi aspettavo che qualcuno ci fosse proprio per testimoniare che tutti vogliamo il bene della nostra città.
    Mi sono limitata a dire quello che ho visto.
    Sono la prima a sperare che certe diatribe vengano abbandonate e non solo per Natale!
    Quindi ti saluto e mi fa molto piacere gli "inserti" delle poesie di Adriano.
    Buon Natale!
    Maria

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  7. Cara Maria, se nessuno della Giunta o della maggioranza comunale ha partecipato alla preghiera comune non è stato un bel gesto dato il grande significato civile della iniziativa.
    Spero che qualcuno ci fosse.
    E spero anche che gli assenti abbiano perlomeno pregato in cuor loro.
    Ricambio gli auguri di Buone Feste.
    Gigi

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