martedì 7 luglio 2009


Le mani, e gli occhi, sulla roccia Per respirare l'aria sottile, uscire dal frastuono entrando nel silenzio delle altitudini, riempirsi gli occhi di cielo e di roccia. Camminare qualche giorno lungo l'immensa parete nord-ovest della Civetta, appoggiare le mani sulla roccia ancora fredda, e gustarsi queste Dolomiti ora diventate patrimonio dell'Unesco. Da rifugio a rifugio, seguendo un tratto dell'alta via n.1. Estremamente consigliato, anche se piove.

4 commenti:

  1. Attento ai "fulmini".
    Sindaco "ombra" in agguato nell'ombra.

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  2. Preghiera da recitarsi in vetta alla "Civetta"
    "Oh Grande Spirito, concedimi la serinità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare e la sagezza di capirne la differenza"
    (preghiera del popolo Cherokee)

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  3. E di pioggia se n’è vista tanta domenica… anche sul Tamer Grande, comprensorio vicino al Civetta. Sarà stato faticoso, difficile restare in equilibrio sulle rocce scivolose e sul fango ma scendere dalla montagna appigliandosi ai mughi con in faccia la pioggia, la soddisfazione è stata tanta…che ne cada pure di acqua, il poncio non tradisce e poi il sole torna sempre!
    Monica Concato

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  4. Appropiazione Indebita!
    Stamattina, sul giornale di Vicenza, grande
    articolo con fotografia del Sindaco +la sua ombra+ ass.re. provinciale in visita al tracciato della nuova strada Arzignano-Chiampo in destra torrente. Presente praticamente tutta la giunta: ass. lavori pubblici, ass. al traffico, ass. alla sicurezza.
    Secondo loro i lavori cominceranno entro il 2010 finanziamenti permettendo. Bene!
    Grande enfasi a proprio merito ma nessun cenno a chi il progetto lo ha portato avanti e fatto approvare. TANTO CI DOVEVANO e...
    Grazie al C...o.-

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