lunedì 21 luglio 2008

ICI, Irpef e federalismo
Dopo la riduzione del 40% operata da Prodi, il nuovo governo ha azzerato l’ICI sulla prima casa. Mentre attendiamo di sapere come saranno rimpiazzate quelle risorse, fondamentali per i comuni, ecco alcuni numeri sull’Irpef (ultimi dati disponibili 2004). Arzignano risulta il quarto comune per gettito della provincia di Vicenza, dopo Vicenza, Bassano e Schio, con quasi 73 milioni di euro. Se si escludono i comuni capoluogo Arzignano risulta il decimo nel Veneto. Ebbene al comune viene restituito il 3,4 %, la percentuale più bassa tra i comuni sopra i 20.000 abitanti. Per questo ho aderito all’iniziativa del sindaco di Crespano del Grappa, accolta da moltissimi sindaci veneti, perché venga riconosciuto ai comuni il 20% dell’Irpef generata nel proprio territorio. Tanto, poco? Certamente basterebbe il 10% per avere una piena autonomia finanziaria e potremmo rinunciare a tutti gli altri trasferimento dello Stato (pochi in verità). Questo il vero federalismo dei comuni.

Il bilancio finanziario del comune di Arzignano
Il bilancio del 2007 ha chiuso con i conti in ordine, con un avanzo positivo di circa 400.000 euro. Il numero dei dipendenti è lo stesso di quattro anni fa (140), le consulenze valgono l’1,1% delle spese correnti e individuate dai dirigenti sulla base di reali necessità. I trasferimenti pro capite dallo Stato erano di 140 euro per abitante nel 2003 e sono risultati di 76,9 euro lo scorso anno, praticamente dimezzati in quattro anni!

Il bilancio ambientale del Comune di Arzignano
Per la prima volta è stato predisposto il Bilancio Consuntivo Ambientale, una miniera di dati su tutti gli aspetti di gestione ambientale del nostro comune. Bene la raccolta differenziata (63% nel 2007), il numero di alberi per 100 abitanti (da 11 del 2005 a 14 del 2007), male la spesa energetica che causa il caro petrolio continua a salire e quindi prioritario insistere sull’efficienza energetica.

mercoledì 9 luglio 2008

Il 1 luglio scorso l’Assemblea dei Sindaci dell’ULSS 5 ha approvato il documento di programmazione del nuovo direttore generale Alessi. Il documento prevede quale priorità l’adeguamento del pronto soccorso dell’ospedale di Arzignano, la sistemazione del reparto di Ortopedia e il potenziamento dell’Oncologia. Il documento contiene tempi e modalità di realizzazione dei vari interventi da qui alla fine del 2009. La conferenza lo ha approvato all’unanimità. In precedenza il documento era stato discusso nel gruppo ristretto dei sindaci dell’esecutivo e il direttore Alessi era intervenuto anche in Commissione Sanità del nostro comune.

Nel mese di agosto inizieranno i lavori di deviazione di rio Cappuccini che ci permetteranno di allargare l’incrocio di S.Rocco (predisponendo una rotatoria) e realizzare un sottopasso ciclopedonale sotto via Chiampo. Con l’assessore ai lavori pubblici Paolo Cassan abbiamo presentato il progetto il 2 luglio ai residenti di via Tiepolo, il 7 luglio a quelli della zona Main e il 20 o 21 ai cittadini di S.zeno. I Lavori comporteranno rallentamenti lungo via Chiampo.

Lunedì 14 luglio i sindaci della provincia di Vicenza eleggeranno il consiglio direttivo e il presidente dell’Autorità per la gestione dei rifiuti del vicentino. Nonostante la situazione della raccolta differenziata sia buona le prospettive per lo smaltimento non sono rosee. Il rifiuto secco della nostra area viene trattato dall’impianto di Schio mentre quello della parte centrale della provincia finisce nella discarica di Grumolo. Tra due anni la discarica sarà esaurita, è quindi urgente definire le soluzioni per il domani. Nuova discarica, ampliamento dell’impianto di Schio, nuovo inceneritore per rifiuti urbani? Tema scottante ma ineludibile per non fare la fine di Napoli.


Martedì 15 luglio si svolgerà una riunione tecnica per verificare lo stato di attuazione degli interventi di riduzione di cloruri e solfati nelle acque reflue. Dopo l’autorizzazione della provincia di Verona è importante non farsi trovare inadempienti agli impegni dell’accordo di programma che dal primo gennaio 2009 non prevede più deroghe allo scarico finale del collettore. Alla riunione parteciperanno i gestori degli impianti di depurazione, rappresentanti delle aziende conciarie, dei fornitori di prodotti chimici, dell’ATO, della provincia.

Venerdì 18 luglio alle ore 20 taglieremo il nastro del nuovo parco di Tezze, realizzato grazie a una convenzione tra il comune e la parrocchia. Con il parco l’intera area si completa mentre in agosto la scuola elementare sarà completamente ristrutturata.

lunedì 7 luglio 2008

Lettera aperta all’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia







Egr.Sig.Ambasciatore,
mi rivolgo a Lei per manifestarle la tristezza che ho provato davanti alle immagini dei disordini e delle violenze a Lhasa.
Appena due anni fa, partecipando a una spedizione alpinistica in Tibet, avevo avuto modo di trascorrere qualche giorno nella città cuore e anima del grande altopiano e ammirare la profonda dedizione della popolazione locale alla tradizione religiosa buddista.
Sostai davanti al Jokhang, nel cuore più antico di Lhasa, e rimasi stupito delle migliaia di pellegrini che si prostravano davanti al tempio che conserva l’immagine del Budda più venerata del Tibet, Jowo Sakyamuni. E’ stata un’esperienza indimenticabile.
Oppure ricordo le lunghe file di tibetani che percorrevano in rigoroso senso orario il Barkhor, il circuito di pellegrinaggio della città vecchia. C’era in quel luogo e in quella gente una tal senso di profondità, di silenzioso rispetto, di antica e millenaria cultura religiosa, da generare un’autentica commozione.
Vedere sulla stampa auto rovesciate e incendiate, le bandiere della preghiera disperse sulla piazza davanti al più importante luogo dell’animo tibetano, dove si conserva quanto di più caro ha questo popolo, mi ha sinceramente sconvolto.
Apprendo che sono in corso scontri, violenze, che i monaci non possono uscire dai glorioso monastero di Drepung, splendido eremo aggrappato sui colli intorno a Lhasa, che ci sono vittime e feriti.
Le chiedo di fare quanto in suo potere per fermare la violenza, per far giungere presso il suo governo le preoccupazione mia e di tanti cittadini italiani che avendo goduto dell’ospitalità del suo paese, hanno potuto apprezzarne la storia, la civiltà e l’immensa bellezza del Tibet e dell’Himalaya e oggi assistono a questo dramma.
Vivendo in Italia Lei può immaginare se in piazza San Pietro vedessimo i segni della violenza anziché della devozione. Se un luogo così importante e significativo per la fede e la cultura occidentale diventasse teatro di soprusi anziché del messaggio di pace che ogni grande religione porta con sé.
Faccia quanto può perché i tibetani possano ancora percorrere il loro kora, il tradizionale giro intorno al tempio, continuare a consumare le pietre del selciato all’entrata del Jokhang sdraiandosi devotamente e offrire il burro di yak e la farina d’orzo alle cappelle dei Buddha millenari.
Sono certo che la cultura millenaria del suo paese saprà riconoscere il diritto di ogni uomo di esprimere in libertà fede, tradizione e cultura e assicurare al Tibet il rispetto dovuto a un tesoro dell’intera storia dell’umanità.
Ringraziandola per la cortese attenzione, Le invio distinti saluti.

Stefano Fracasso
Sindaco di Arzignano